Comunicato stampa della diciannovesima edizione


Il Premio Bindi 2023 si tiene a Santa Margherita Ligure, Genova, dal 7 al 9 luglio:
arrivato alla sua diciannovesima edizione con il contributo del Comune, della Regione
Liguria, di NuovoImaie e Soundreef è diretto dal cantautore ligure Zibba e si svolge
all’Anfiteatro Bindi, ai Giardini a mare. «Santa Margherita Ligure dà il benvenuto ai giovani
artisti in gara, agli ospiti e a tutti quelli che lavorano e seguono da 19 anni il Premio Bindi»,
dichiara il sindaco Paolo Donadoni. «Un festival musicale in riva al mare che non è solo
musica; una premiazione che non è solo una gara. Il Bindi è ricerca, passione, talento,
spettacolo. Ed è soprattutto un omaggio a Umberto Bindi: il ricordo di un grande artista
che parte da qui e ne tiene viva la memoria».
Il festival è nato nel 2005 sotto la spinta creativa del cantautore Bruno Lauzi e del
paroliere Giorgio Calabrese ed è così cresciuto, negli anni, che oggi è insieme al Premio
Tenco, il Premio Lunezia, il Premio Gaber e il Premio Ciampi un punto cardine per la
nuova canzone d’autore italiana. È stato istituito in memoria di Umberto Bindi,
anticipatore di gusti e comportamenti, artista e compositore raffinato che con Nanni Ricordi
coniò il termine “cantautore”. Esponente della grande scuola dei cantautori genovesi
insieme a Gino Paoli, Bruno Lauzi, i fratelli Reverberi, Fabrizio De André e Luigi Tenco,
con l’amico Calabrese ha creato brani rimasti nella storia come Arrivederci (1959) e Il
nostro concerto (1969) – inserito dalla rivista Rolling Stone al 61o posto nella lista delle
200 migliori canzoni italiane di tutti i tempi. Ha scritto per alcuni grandi nomi della scena
italiana e con la sua musica è arrivato anche all’estero: Il mio mondo, 1964, è stata ripresa
da Cilla Black, Dionne Warwick, Tom Jones. Tuttavia, a un certo punto, il “poeta della
solitudine” è stato vittima di un progressivo isolamento motivato, secondo lo stesso Bindi,
dalla sua dichiarata omosessualità. L’ultimo album in studio è Di coraggio non si muore
(1996), in collaborazione con Renato Zero. È uscito definitivamente di scena nel 2002.
Giorgio Calabrese, direttore artistico del Premio dal 2007 al 2013, ci ha lasciato nel 2016.
Scrittore e autore di molte canzoni italiane di grande successo, tra cui Domani è un altro
giorno, E se domani, ha scoperto e collaborato con Luigi Tenco, Mina, Ornella Vanoni,
Orietta Berti e Adriano Celentano. È noto anche per i suoi adattamenti di canzoni
straniere come quelle di Aznavour e del brasiliano Jobim. È stato un autore televisivo
molto amato (Fantastico, Domenica In, Festival di Sanremo) e nel 2010 è stato nominato
Cavaliere al merito della Repubblica italiana da Giorgio Napolitano.
Il festival è un appuntamento e una vetrina musicale aperti ai nuovi talenti italiani, senza
distinzione di genere o orientamento sessuale, ma capaci di portare in dote un progetto

musicale di qualità: «La grande musica d’autore è di casa in Liguria» commenta Giovanni
Toti, il presidente e assessore alla Cultura della Regione Liguria. «E lo è grazie alla
straordinaria tradizione di questa terra, capace di dare i natali ad alcuni dei più grandi
artisti della canzone del ‘900, ma anche appuntamenti come questo, che non solo
valorizzano una grande storia, ma la portano avanti andando alla scoperta di nuovi talenti
e, allo stesso tempo, vanno ad arricchire il panorama culturale e degli eventi della nostra
regione con una proposta di elevata qualità. Tre giorni di grande musica, tra passato,
presente e futuro, in una location splendida come Santa Margherita Ligure: sul palco
grandi nomi e volti di primissimo piano del mondo dello spettacolo, ma soprattutto i grandi
nomi di domani».
È una competizione canora che, nel tempo, è maturata. I partecipanti alla gara, oltre a
presentare un loro brano, si misurano con una cover di Umberto Bindi reinterpretata a
modo loro e, se inizialmente il Premio metteva a disposizione una formazione di musicisti
professionisti “residente”, ora sono i ragazzi a portare sul palco la loro line-up musicale.
Il Premio Bindi prevede il Premio Bindi alla carriera istituito nel 2016 in occasione del
ventennale di carriera della cantautrice Cristina Donà e conferito a un autore che si è
particolarmente contraddistinto per meriti artistici. Nel 2017 è stato consegnato a Vittorio
De Scalzi dei New Trolls e a Mauro Pagani in qualità di musicista e produttore e negli
anni seguenti a Ron, Morgan, Marco Masini e Nada.
Infine, il Premio Bindi Artigianato della Canzone è assegnato a chi lavora dietro le
quinte e, come un artigiano, cesella progetti artistici e con il suo prezioso lavoro
arricchisce questo settore. Negli anni, sono stati premiati: Adele Di Palma (manager),
Enrico de Angelis (giornalista), Massimo Cotto (giornalista e autore), Fausto Mesolella
(musicista e compositore), Antonio Silva (Club Tenco), Stefano Senardi (discografico e
consulente musicale); Ernesto Assante (giornalista); Franco Mussida (musicista e
compositore); Alberto Salerno (autore); Toni Verona (discografico).
IL PROGRAMMA 2023

Durante i giorni della manifestazione si tengono anche showcase, dibattiti, presentazioni di
libri e dischi d’autore. Si comincia venerdì 7 luglio alle 21.30 con un omaggio a Giorgio
Gaber che se ne andò proprio 20 anni fa. Lo ricordano Gian Piero Alloisio, Neri Marcoré,
Ginevra, Federico Sirianni, l’orchestra dell’Accademia del Chiostro.
Va all’attore Neri Marcorè il Premio Bindi alla carriera perché è stato il massimo
divulgatore del teatro canzone gaberiano. A Gian Piero Alloisio, drammaturgo e autore di
preziosi brani (per Francesco Guccini, Gaber-Jannacci, Ombretta Colli, Eugenio Finardi,
Gianni Morandi e Roberta Alloisio) è destinato il Premio Bindi Artigianato della Canzone
mentre alla cantante Ginevra va il Premio Bindi New Generation (già vinto da
Coma_Cose, Venerus, Izi, Wrongonyou, EmmaNolde).
Sabato 8 luglio alle 21.30 si celebra la finale del concorso con gli 8 artisti selezionati da
Zibba tra 401 partecipanti da tutta Italia: Irene Buselli, Calliope, Edoardo Chiesa, Andrea
Leandro, Mae, Simone Maritano, Massiel, Tommy Scerd. A decretare il vincitore è la giuria
composta dagli addetti ai lavori Massimo Cotto (autore/conduttore), Daniela Esposito
(ufficio stampa), Antonio Laino (Soundreef), Lucia Marchiò (La Repubblica), Marco Mori
(AudioCoop), Francesco Paracchini (rivista L’Isola che non c’era), Andrea Podestà
(saggista), Massimo Poggini (giornalista/direttore Spettakolo.it), Marco Rettani (produttore
e autore).

Conduce Massimo Cotto e sul palco c’è anche il giornalista e saggista Ferdinando Molteni
che presenta il libro L’anello di Bindi: canzoni e cultura omosessuale in Italia dal 1960 a
oggi, (Vololibero).
Domenica 9 luglio alle 11.30 si apre La vetrina del disco, il grande contenitore sonoro
dove i giovani talenti si esibiscono lasciando che la gente ascolti i loro lavori. Ospite, la
cantautrice Cance, ideatrice del Lavagna Busking Festival, che presenta il suo nuovo
disco come se fosse una busker, un’artista di strada. Conduce Enrico Deregibus.
I premi in palio sono la Targa Giorgio Calabrese per il miglior autore assegnata in
collaborazione con Pioggia Rossa Dischi; la Targa Quirici per il miglior arrangiamento;
la borsa di studio offerta da Soundreef per il vincitore del Premio Bindi 2023; 10mila
euro investiti da NuovoImaie per finanziare un tour di 6 date dell’artista che la giuria
riterrà, tra gli 8 finalisti del Premio, il più dotato a tenere un palco live.
MEDIAPARTNER: Rai Liguria, Spettakolo.it. SPONSOR LOCALI: Storti Strumenti
Musicali, Unipol Assicurazioni Annicchiarico, Centro SEF.
Il palco del Bindi ha ospitato negli anni grandi nomi della musica italiana come Gino Paoli,
Mauro Pagani, Antonella Ruggiero, Eugenio Finardi, Morgan, Niccolò Fabi, Andrea
Mirò, Frankie Hi NRG, Cristina Donà, Francesco Baccini, Pacifico, Alberto Fortis,
Paolo Jannacci, Fausto Mesolella, Avion Travel, Vittorio De Scalzi, Maurizio Lauzi,
Carlo Fava, Massimo Bubola, Quintorigo, Renzo Rubino, Enzo Iacchetti, Filippo
Graziani, Cristina Donà, Mario Venuti, Izi, Ron, Coma_Cose, Venerus, Wrongonyou,
Marco Masini, Nada, Claudio Cecchetto, EmmaNolde.
Per meriti artistici si sono contraddistinti anche cantautori emergenti: Lomè (2005),
Federico Sirianni con Perché la vita (2006), Chiara Morucci con Un giorno blu (2007),
Paola Angeli con Come i pesci abitano il mare (2008), Piji con Madama Pioggia (2009),
Roberto Amadè con A braccia aperte (2010), Zibba con Anche di lunedì (2011), Fabrizio
Casalino con L’uomo proiettile (2012), Equ con Il solito (2013), Cristina Nico con Le
creature degli abissi (2014), Gabriella Martinelli con Tango 47 (2015), Mirkoeilcane con
Profili (a)sociali (2016), Roberta Giallo con Le idee sono nell’aria (2017), Lisbona con La
serie da solo (2018), Micaela Tempesta con 060607 – Napoli (2019), Luca Guidi con
Sudoku (2020), Asteria con Sempreverde (2021); Apice con Mia (2022).