I finalisti 2018 – MASSIMILIANO D’ALESSANDRO


Massimilano D’Alessadro, in arte MAXDALE, nato a Salerno, il 10 febbraio del
1981, Massimiliano D’Alessandro ha scoperto di amare la musica fin da piccolo.
Nato nella Salerno dei primi anni ottanta, vive la sua adolescenza nella periferia
della città, precisamente nella parte collinare, dove si dedica all’attività di
famiglia, un maneggio, nel quale impara ad addestrare cavalli e gareggiare.
Impegnato a lavorare, si avvicina tardi alla musica, frequentando club e pub dove
ascoltava musica dal vivo. Grazie a questo interesse, decide di poter imparare a
suonare la chitarra da autodidatta. Diventa parte di band locali e comincia a farsi
conoscere nel territorio salernitano. Solo più tardi scopre di poter anche cantare,
diventando front-man di gruppi musicali che lo avvicinano a diversi generi
musicali.
Nel 2005 partecipa alla manifestazione Sanremo Rock con la band Lazy, scrivendo
un brano che lo ha portato anche a classificarsi in una posizione di tutto rilievo. La
stessa band viene selezionata per l’apertura del concerto degli Almanegretta a
Bracigliano (SA).
Con la band Sottosopra riesce ad esibirsi in un concerto in una delle piazze
principali di Salerno.
Dopo l’esperienza rock, Massimiliano si avvicina al genere che più sente
appartenergli, il blues, partecipando a diversi festival del settore in tutta Italia,
quali Baronissi in Blues, Piaggine Festival Sud Sostenibile, Alburni Jazz & Blues
Festival, Campania Blues Festival, Blues Made In Italy, Blues Fest in Park,
SouthItaly Blues Connection, Tropea Blues Festival, Montoro in Blues, Capo
D’Orlando Blues Festival. Con le band Just Bagons prima e Blues Expierences
dopo, riesce a confermarsi nel panorama del blues nazionale.

Nel 2015 partecipa ad X Factor, presentandosi con due brani blues
Illinois Blues e  – I got a woman) ed
entra a far parte del cast nella categoria Over capitanata da Elio delle Storie Tese.
Nel 2016 entra a far parte degli artisti di Casa Lavica Records, lavorando al suo primo
lavoro discografico, A Bassa Voce, uscito il 14 marzo 2017 su tutti i digital store, dove
il suo background blues si fonde con il pop e l’elettronica, per un sound del tutto
innovativo.
Nel 2017 partecipa a diversi premi e contest di cantautorato, ottenendo
posizionamenti di rilievo: secondo classificato al Festival della Canzone, semifinalista
nazionale Premio De Andrè, finalista nazionale Premio Donida, secondo classificato
Premio Poggiobustone.

La sera del 7 luglio, sul palco dell’Anfiteatro Bindi, porterà il suo brano “Alzheimer” ed interpreterà “Amara terra mia” di Domenico Modugno

Ecco il testo del brano originale:

ALZHEIMER
(Testo Massimiliano D’Alessandro e Mario Mercede – Musica Massimiliano D’Alessandro – Mario Mercede)
Lascia accesa la luce, ti prego,
ché non trovo la strada,
Non spostarmi il bicchiere
Ho bisogno di bere.
E le ombre sul muro
sono rami agitati dal tempo:
Non ricordo chi sono, nemmeno chi siete.
E perché rimanete seduti
A guardarmi cercare
Le parole, la vita, le cose…?
Anche se ero capace di sciogliere il ferro dall’oro
Attraverso la voce…
E poi lascia una traccia sul muro per farmi andare a dormire.
Il ricordo di chi sono e di chi ero (si è fermato da un po’) …
E poi lascia una traccia sul muro per farmi andare a dormire.
Il ricordo di chi sono e di chi ero (si è fermato da un po’) …
Il ricordo di chi sono e di chi ero…
Ogni volto è diverso, mai uguale Per me sempre lo stesso.
Ora abbracciami il cuore
Che non sa quale ritmo tenere, Non sa più quale ritmo trovare.
E perché rimanete seduti A guardarmi cercare
Le parole, la vita, le cose
Anche se ero capace di sciogliere il ferro dall’oro Attraverso la voce…
E poi lascia una traccia sul muro per farmi andare a dormire.
Il ricordo di chi sono e di chi ero (si è fermato da un po’) …
E poi lascia una traccia sul muro per farmi andare a dormire.
Il ricordo di chi sono e di chi ero (si è fermato da un po’) …
Il ricordo di chi sono e di chi ero…
Le parole, la vita, le cose, che ho sempre usato ogni giorno.
Non riesco a trovare
Ti prego non lasciarmi mai solo,anche se devi andare…
Le parole, la vita, le cose,che ho sempre usato ogni giorno.
Non riesco a trovare
Ti prego non lasciarmi mai solo, anche se devi andare…
E poi lascia una traccia sul muro per farmi andare a dormire.
Il ricordo di chi sono e di chi ero (si è fermato da un po’) …
E poi lascia una traccia sul muro per farmi andare a dormire.
Il ricordo di chi sono e di chi ero (si è fermato da un po’) …
Il ricordo di chi sono e di chi ero…
Il ricordo di chi sono e di chi ero…