Vi presentiamo i finalisti: MIZIO VILARDI


Mizio Vilardi, all’anagrafe Maurizio Vilardi, per gli amici semplicemente Mizio.

È nato a Molfetta, in terra barese, il 15 maggio del 1988 ma da tre anni a questa parte risiede nella città capitolina per motivi professionali. È militare di professione.

Mizio canta e suona la chitarra, scrive canzoni in italiano, in vernacolo, in inglese e la sua musica è un misto di Cantautorato e Pop d’Autore contaminato dai suoni del mondo.  Ha pubblicato il 15 Ottobre 2015 il suo primo ep, “Radici sotto i piedi”, che già dal titolo mostra la volontà di non dimenticare mai le proprie origini ma contemporaneamente di proseguire il proprio cammino. Ovunque esso porti.

Nel 2016 “Flow”, brano del cantautore molfettese, grazie ad un casting organizzato dalla Rai e Cattleya, viene selezionato dal Maestro Paolo Buonvino per figurare all’interno della colonna sonora della fiction “Tutto può succedere” in onda su Rai Uno.

Con un brano scritto e cantato in dialetto molfettese “Lê nótte  pórte sémbe”  (La notte porta sempre) Mizio prende parte a diverse rassegne cantautorali e festival di rilevanza nazionale, vincendo diversi premi e ottenendo un ottimo riscontro di pubblico e critica.

Si definisce un sognatore, proprio come quello de “Le notti bianche” di Dostoevskij .

Nella finale dell’8 luglio, presenterà il suo brano “Fà bei sogni” e una sua interpretazione di “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo.

Fa’ bei sogni

Quel che si attende verrà,
nell‘ora più bella e inattesa
Intanto preparo la strada,
tra la sete dei giorni che l’inverno gela

Se amare è bastarsi a metà,
ma non per chi l’amore ci spiega
E il tempo ha la cura che sa
asciuga i ricordi, conserva la tela

Ma da qualche galassia più in là,
io saprò esserci, fermare le tue mani e dirti a mezza voce:

Fa’ bei sogni,
fa’ bei sogni,
fa’ bei sogni.

Si brucia la mano che sa
schiudere ancora quel fuoco che era,
Un fiore, di sola ombra,
è il passo più grave di chi si allontana, va via

Ma da qualche galassia più in là,
io saprò esserci, entrare sottopelle e dirti ad occhi chiusi:

Fa’ bei sogni,
fa’ bei sogni,
fa’ bei sogni.