Questa ventunesima edizione del Premio Bindi, avrà un’appendice speciale al termine della kermesse sammargheritese. A conclusione del festival si doveva tenere infatti il concerto dei Nomadi, a cui verrà anche consegnato il Premio “Lasciatemi sognare” 2025 quali protagonisti inossidabili della musica italiana. Purtroppo, per motivi legati alle condizioni meteorologiche previste, il concerto è stato rimandato a GIOVEDI’ 17 LUGLIO prossimo.
Fondati nel 1963 su iniziativa del tastierista Beppe Carletti e del cantante Augusto Daolio, i Nomadi hanno attraversato oltre sessant’anni rimanendo sempre attivi sui palchi musicali di tutta Italia, pur attraversando molteplici cambiamenti nell’organico, che non ne hanno mai cambiato lo spirito e l’energia, portati avanti dal suo fondatore Beppe Carletti, anche nel ricordo dell’altro fondatore, Augusto Daolio, prematuramente scomparso nel 1992.
L’incontro con Francesco Guccini, che collaborerà con loro per il brano “Dio è morto”, segna il primo grande successo del gruppo: il brano, censurato dalla radiotelevisione di Stato, viene invece passato a Radio Vaticana, costituendo un “caso”che ne ha aumentato la visibilità.
La loro popolarità cresce poi per tutti gli anni ’70, grazie ad alcune splendide canzoni cantate con inconfondibile voce dalla figura carismatica del cantante Augusto Daolio. Il seguito di fan fedelissimi aumenta giorno dopo giorno, seguendo gli innumerevoli concerti e mandando in classifica ogni nuovo album dei Nomadi, consentendo loro di vincere dischi d’oro a ripetizione. L’incoraggiamento dei fan si rivela decisivo anche nel 1992, dopo i lutti che colpiscono la formazione e li fa pensare di sciogliersi. I Nomadi decidono di proseguire e il 1993 si conclude con un viaggio in Cile, dove si esibiscono insieme agli Inti illimani.
L’anno successivo il gruppo pubblica un nuovo album e si reca in viaggio a Cuba per una missione umanitaria, nel corso della quale consegna strumenti musicali e generi di prima necessità ai bambini di diverse scuole del paese. Inoltre vengono ricevuti dal Dalai Lama, premio Nobel per la pace, in visita in Italia, in una sua tappa a Bologna.
Inizia così una serie di impegni che il gruppo assume per beneficenza, sostenendo movimenti di solidarietà, da Greenpeace ad Amnesty International, da Emergency ai Centri di recupero per tossicodipendenti: un forte e costante impegno che continua tuttora, intervallando le uscite discografiche e i numerosi concerti, sempre richiestissimi e seguiti da una ampia e solida base di fan che non li ha mai abbandonati.